La Ferrari 126 C4, introdotta all’inizio del 1984, è stata un’evoluzione della 126 C3 che aveva esordito a metà della stagione precedente. Più esile nelle forme, con un affinamento generale delle linee, la scocca realizzata in materiali compositi era praticamente la stessa, formata da due gusci (uno inferiore e l’altro superiore). Il cofano motore era molto basso ed integrava due prese d’aria NACA per il raffreddamento, mentre era stata eliminata la “gobba da cammello” presente sulla vettura del 1983. Le appendici laterali dell’alettone posteriore, utilizzate per la prima volta dalla Ferrari sulla 126 C2, furono copiate da molte altre scuderie, Brabham, Lotus, McLaren, Renault e Williams in testa. Con questa vettura Michele Alboreto ottenne pole e vittoria a Zolder (la prima per lui conquistata al volante di una Ferrari), onorando così la memoria di Gilles Villeneuve che aveva perso la vita due anni prima sullo stesso circuito. Nel corso di quella stagione il milanese salì altre tre volte sul podio. Quattro anche i podi conquistati dal suo compagno di squadra René Arnoux.