Fondata con il nome latino “Dixi”, ovvero “Ho Parlato”, questa azienda produsse veicoli a partire dal 1906, alimentati con motori a quattro tempi e quattro cilindri raffreddati ad aria appositamente progettati. Tale propulsore migliorò ulteriomente nel corso degli anni, arrivando anche a 7,3 litri con una potenza di 65 CV e velocità massima di ben 85 km/h. Intorno al 1907-1908 la dirigenza della Dixi decise di ampliare la sua gamma di vetture e a tale scopo il motore quattro tempi fu ridotto alla cilindrata di soli 1,5 litri. Ciò si traduceva in una potenza di soli 14 CV e un regime di giri moderato, di ben 1600. Le valvole laterali del motore erano alimentate con una miscela aria-benzina attrraverso un carburatore con ugello spruzzatore interno e il raffreddamento avveniva ad acqua tramite una pompetta. L’accensione avveniva sotto forma di doppia ignizione tramite magnete e batteria. Il quattro cilindri veniva avviato poi con una manovella posta sul lato anteriore del motore. In quell periodo storico era obbligatorio montare il motore sopra l’asse anteriore e la trazione era posteriore, azionata attraverso un cambio a tre rapporti. Sul telaio, dal peso di 625 KG in lamiere d’acciaio e passo di 2,5 metri, la clientele poteva scegliere vari tipi di carrozzeria. L’irregolarità delle strade era più o meno assorbita dai pneumatici bordati, montati sulle ruote a raggi e su balestre semiellittiche. Dixi offriva questa vettura con il nome di Typ R8 6/14 CV dal 1908 e fu prodotta fino al 1914. Ne vennero realizzate 650 nello stabilimento situato a Eisenach, nella Turingia. Tra gli acquirenti che all’epoca optarono per una Dixi R8 6/14 CV vi fu anche i Granducati di Sassonia, Gotha e Coburgo.