Negli anni ’60 il francese Jean Bertin si occupò dell’idea del traffico futuro. Il problema dell’intasamento delle città ispirò cosi’ tanto l’allora quasi cinquantenne che si inventò una piccola auto a due posti, adatta alla città, con la quale voleva portare la sua teoria al pubblico. E quale macchina sarebbe stata più adatta a questo in Francia della sempre popolare Renault 4? Secondo l’idea di Bertin, l’auto, prodotta in grandi quanità, doveva diventare ancor più corta, vale a dire esattamente di 74 centimetri. Responsabile dell’implementazione di questa radicale misura di accorciamento dell’auto, tecnicamente semplice, fu l’ingegnere Jean Simonnet, che alla fine rimosse un pezzo centrale e riassemblò le due parti rimanenti. Infine le portiere originali e i finestrini posteriori originali, sono stati rimontati. Oltre all’allora imbattibile lunghezza del veicolo, di soli 2,93 metri, l’accorciamento ha comportato un passo di soli 1,66 metri, a differenza dell’originale, di 2,4 metri, e la vettura aveva un peso ridotto di oltre 50 kg. La Renault accorciata fu presentata, in vernice brillante nera, al Salone dell’Automobile di Parigi del 1969 e fece scalpore. Jean Bertin non voleva solo convincere la gente con questo progetto, ma soprattutto incontrarsi con la politica e alla Renault. La collaborazione con il Ministero dell’Ambiente francese terminò senza esito nel dicembre del 1973 e anche la richiesta alla Renault, per produrre in serie questa piccola vettura, fu respinta.