Da una combinazione di conoscenze acquisite tramite la produzione su licenza della 'F 2 Meisterklasse' della DKW, da proprie esperienze e, possibilmente, anche l’emulazione di soluzioni tecniche dettagliate, già nel 1935, solo un anno dopo l'inizio della produzione automobilistica, si iniziarono a delineare le prime idee per la creazione della prima automobile completamente progettata da Jawa. Le due principali figure responsabili furono l'ingegnere Rudolf Vykoukal, che progettò il telaio, il motore e la trasmissione, e l'ingegnere Zdeněk Kejval, responsabile del design. Un motore bicilindrico in linea raffreddato ad acqua fu installato anteriormente fornendo 19 cavalli di potenza all'asse anteriore da una cilindrata di esattamente 616,75 cc. Il motore veniva prodotto insieme al telaio portante con sospensioni indipendenti nello stabilimento di Praga a Nuslí, mentre gli esperti di carrozzeria realizzavano la scocca presso lo stabilimento produttivo di Kvasiny. Entrambi i componenti venivano poi trasportati allo stabilimento di Týnec nad Sázavou per l'assemblaggio finale. Indicato con la denominazione "Minor" – in seguito chiamato anche 'Minor I', ma noto anche sotto la tipologia '600', il piccolo veicolo ceco fece il suo ingresso nelle concessionarie nazionali ed era disponibile come berlina a due porte, roadster e cabriolet. L'auto piacque al pubblico e la produzione continuò fino allo scoppio della II Guerra Mondiale nel 1940, con quasi 2.000 modelli che lasciarono le linee di montaggio della Jawa nei quasi tre anni di produzione.
AutoCult è stata fondata all'inizio del 2015 da un gruppo che vanta anni di esperienza nel settore dei modelli di auto. Il marchio si dedica alla realizzazione di automobili ormai dimenticate, che si distinguono per la loro forma o per la loro costruzione innovativa. L'attenzione non è limitata al solo modello modello, ma viene anche evidenziata e raccontata ai collezionisti la storia che si cela dietro ogni vettura. I modelli sono realizzati a mano in resina, con una tiratura limitata a 333 esemplari. Alla fine di ogni anno autocult pubblica un libro contenente tutte le storie dettagliate e illustrate dei modelli usciti. Grazie alla conoscenza approfondita del modellismo classico l'azienda può realizzare i modelli senza l'ausilio del CAD.