AUTOCULT - ADLER - DIPLOMAT STROMLINIE AUTENRIETH GERMANY 1938

Scala: 1/43
Codice Carmodel: CAR126570
Codice produttore: ATC04021
Colore: DARK GREEN
Materiale: resina
Anno: 1938
Note: LIMITED 333 ITEMS

Disponibilità: non disponibile
Iva Inc. 89.95
Tasso di cambio: *

La storia perduta La Autenreith, fondata da Georg Autenreith nel 1912, diventò in breve tempo uno dei carrozzieri principali della Germania. Nella sede principale di Darmstadt capeggiava a caratteri cubitali il nome dell’azienda “Karrosseriewerke Autenreith”; nel suo periodo più florido, ben quattrocento persone lavoravano per l’Autenreith. Il costruttore di Darmstadt iniziò la sua storia realizzando carrozzerie per la Falcon Werke AG (1921-1926) e per la Rohr-Auto Ag fino alla sua chiusura, avvenuta, per la Rohr, nel 1935. Fu subito chiaro che i designer che lavoravano in quest’azienda avevano buon gusto e perizia nel realizzare automobili straordinarie. Negli anni ’30 anche la BMW era uno dei clienti principali della Autenreith. Oltre alla BMW, la carrozzeria realizzò alcune vetture speciali basate su telai d’origine Standard o Adler Trumpf. Più passarono gli anni e più la produzione di vetture cosi’ affascinanti e uniche divenne sempre più sofisticata e proibitiva. Nel 1937 e nel 1938, con l’avvento delle prime automobili basate sullo studio dell’aerodinamica, anche le vetture di lusso ne rimasero influenzate nello stile e nell’aspetto. Un facoltoso e sconosciuto uomo d’affari Britannico chiese alla Autenreith di realizzare, su base di una Adler Diplomat, una vettura di lusso dallo stile unico che si ispirasse proprio a questa nuova moda. Stando alle informazioni giunte fino ai nostri tempi, questa Adler, unica nel suo genere, aveva un prezzo pari a 128,000 euro se convertito alla valuta odierna. Ulteriori dettagli di quest’automobile sono pressoché che sconosciuti, le informazioni sono andate perdute nei meandri della storia; si sa soltanto che fu coinvolta in un incidente dove la copertura della ruota anteriore sinistra si ruppe, danneggiando completamente le ruote posteriori dell’auto. Come sia accaduto quest’incidente è un altro mistero, come anche la storia completa di quest’auto, che come la Diplomat di serie, poteva raggiungere una velocità massima di ben 170 km/h.


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