Basata sulla Opel Super 6, introdotta sul mercato a partire dal 1937, questa variante è stata realizzata dall’azienda tedesca per testare alcune innovazioni aerodinamiche dal punto di vista del design. Le dicerie dell’epoca dicono che sia stato desiderio dello stesso Georg Von Opel la richiesta di tale modello. Nel corso della realizzazione in Germania della “Autobahn” come per tutti i costruttori tedeschi, anche la Opel di Russelheim pensava ad un’autovettura veloce che garantiva massime prestazioni su quelle strade. Greorg Von Opel contattò la carrozzeria Dorr & Schreck di Francoforte sul Reno. Alla Dorr & Schreck, i proprietari Jakob Dorr e Mattihas Schreck dedicarono anima e corpo per la realizzazione di un’auto che applicasse i concetti dell’aerodinamica e chiesero il sostegno del rinomato designer Tedesco Reinhard Freiherr Koing Von Faschenfield. Nel 1937 si realizzò il corpo vettura in alluminio, montato su telaio Opel 6 e prendendo spunto dalle idee realizzate da Paul Jaray, pioniere dell’aerodinamica automobilsitica e il “Blueprint” di tale progetto ha appunto sopracitato tali idee: “Entw. Einer Jaray stroml. Karrosserie auf Opel-Chassis 2 Liter …” (Blueprint della Carrozzeria tipo Jaray su base telaio Opel 2 litri). Il meraviglioso design a goccia di questa Carrozzeria fu realizzato per ben due volte presso la fabbrica di Francoforte. Con una velocità massima di 160 km/h, la Opel Aerodinamica soddisfò appieno lo scopo per il quale è stata realizzata, ma rimase soltanto un prototipo e non fu prodotta in serie. Entrambi gli esemplari non solo furono dimenticati, ma probabilmente anche demoliti. Oggi non è che è rimasta solo testimonianza storica di questo modello e le due autovetture aerodinamiche non esistono più.
AutoCult è stata fondata all'inizio del 2015 da un gruppo che vanta anni di esperienza nel settore dei modelli di auto. Il marchio si dedica alla realizzazione di automobili ormai dimenticate, che si distinguono per la loro forma o per la loro costruzione innovativa. L'attenzione non è limitata al solo modello modello, ma viene anche evidenziata e raccontata ai collezionisti la storia che si cela dietro ogni vettura. I modelli sono realizzati a mano in resina, con una tiratura limitata a 333 esemplari. Alla fine di ogni anno autocult pubblica un libro contenente tutte le storie dettagliate e illustrate dei modelli usciti. Grazie alla conoscenza approfondita del modellismo classico l'azienda può realizzare i modelli senza l'ausilio del CAD.