AUTOCULT - DE TOMASO - VALLELUNGA ITALY 1965

La prima De Tomaso L’impegno nelle competizioni motoristiche dell’azienda automobilistica De Tomaso, fondata a Modena nel 1959, mise a repentaglio le risorse economiche della giovanissima azienda. Per aumentare i fondi dell’azienda, a 42 anni, Alejandro De Tomaso decise di produrre e vendere automobili sportive omologabili su strada. Nel 1962 progettò il primo modello, il quale aveva molti componenti presi dalle vetture da pista. L’Auto aveva un telaio a trave centrale con sospensioni a doppi bracci oscillanti e molle elicodiali. Il motore era montato centralmente, proprio dietro I due sedili. Il motore non era stato realizzato dall’azienda, bensi’ fu acquistato in Inghilterra dalla Ford, lo stesso propulsore montato sulla berlina “Cortina”. Grazie a un lavoro d’eleborazione certosino, le prestazioni del propulsore da 1.5 litri Ford raggiunsero una potenza pari a 100 Cv a 6,200 giri al minuto. In tutta obbiettività le specifiche tecniche di quest’auto erano molto comuni e non mostravano niente di speciale. Ma la finezza di questa De Tomaso giaceva nel fatto che questa fu la prima automobile prodotta in Italia a montare motore a configurazione centrale e la carrozzeria realizzata in vetroresina dava all’automobile una forma che faceva girare la testa. La carrozzeria fu inizialmente ad opera della Carrozzeria Fissore di Torino, la cui caratteristica distintiva fu un enorme lunotto posteriore avvolgente. La parte posteriore della carrozzeria in alluminio fu progettata come parte apribile, ma questa caratteristica la si trova solo nei primi due prototipi realizzati nel 1964. La produzione della vettura fu commissionata alla Carrozzeria Ghia di Torino, ai tempi in cui era indipendente e realizzava carrozzerie in vetroresina, rispetto alla maggior parte dei carrozzieri, che utlizzavano carrozzerie in alluminio. Il debutto della Vallelunga avvenne al Salone dell’Automobile di Torino nel 1963, ma l’auto entrò in listino solo nel 1965, quando il primo esemplare usci’ dallo stabilimento di Modena. Con un prezzo di 22,500 Lire, la slanciata coupé sportiva entrò sul mercato, ma non conquistò la massa. Dopo che la De Tomaso cessò la produzione della Vallelunga nel 1967, sostituendola con l’iconica Mangusta, ne vennero prodotte 53 esemplari, assieme ai due prototipi ed a un rarissimo esemplare “One-Off” Roadster realizzato nel 1963, le Vallelunga prodotte furono soltanto 56.