AUTOCULT - ROLLS ROYCE - PHANTOM II CONTINENTAL BINDER GREAT BRITAIN - FRANCE 1930

Anche nelle classi di autovetture più eccelse, la clientela mondiale chiedeva costanti innovazioni per le loro autovetture di lusso. Alla fine degli anni ’20, queste richieste spinsero uno dei marchi simbolo dell’opulenza su quattroruote, la Rolls-Royce, a migliorare con successo la loro autovettura: la Phantom I, presentandone la II Serie. Innanzitutto la gamma di queste vetture avevano un nuovo propulsore che erogava la bellezza di 120 CV, che era una specifica molto gradita alle clientele facoltose, che volevano non solo un’auto elegante, ma anche potente e prestante. Per una clientela che cercava anche un tocco di sportività, la fabbrica offriva anche la versione “Continental” che era disponibile solo per la Phantom II. Il nome fu scelto perché inizialmente l’azienda credette che questo tipo di auto fosse principalmente preferita dalla clientela europea. La Continental si riconosce per il passo accorciato di 3.6 metri. E di questa variante ne furono realizzate soltanto 281 esemplari, su gli oltre 1681 telai realizzati dalla Rolls Royce della Phantom II. Per sottolineare ulteriormente la sportività della Continental, fu equipaggiata con carrozzerie leggere, in modo tale da dargli un tocco di eleganza sportva in più. Come solito, con questo tipo di auto scelte da illustrissimi clienti, soltanto carrozzerie scelte furono “degne” di realizzare il corpovettura di queste Rolls Royce. In Inghilterra ad esempio la Tupp & Maberly o la “Park Ward” furono incaricare a vestire il telaio di questa magnifca Rolls-Royce. E sempre riguardo il Continente Europeo, anche carrozzerie Francesi come la Kellner e la Binder di Parigi realizzarono stupendi esemplari di questa autovettura, facendosi un nome in questo circolo ristretto di auto di lusso.