Siamo nel 1960 quando la Corvair venne presentata negli Stati Uniti grazie alla Chevrolet. Per il design automoblistico, quell’auto rappresentò l’inizio di una nuova era. Prima di lei, le auto erano caratterizzate da linee curve; dopo di lei, le carrozzerie cominciarono a cambiare, usando linee orrizzontali e forme allungate ma piatte e basse. L’anteriore e il posteriore erano completamente bilanciati. Molti esperti di design automoblistico dissero che la Corvair era rivoluzionaria e molti designer da tutto il mondo studiarono a fondo la vettura Chevrolet per sviluppare ulteriormente il suo concetto stilistico. Chi era totalmente opposto a tale sviluppo fu il designer francese Robert Broyer. Lui criticò le linee piatte e rette della Corvair, giudicandole prive di dinamismo. In base a tale idea, sviluppo un design dinamico che convergeva con la velocità. Il giovanissimo designer mise a frutto tutte le sue idee per trovare la soluzione futura, giudicata come l’auto Post Era Corvair; tale veicolo fu chiamato Ligne Fleche (Linea a Freccia in Francese). Il design distintivo di questo prototipo fu la parte anteriore, che saliva e in combinazione con il cofano davano l’interpretazione di una linea a freccia. Nei futuri progetti di autovetture, basati sulle dimensioni di una Renault 4, questo modello di design si rifletteva più o meno fortemente. Alla fine, le idee di Broyer vennero usate anche per la realizzazione della Renault 12.
AutoCult è stata fondata all'inizio del 2015 da un gruppo che vanta anni di esperienza nel settore dei modelli di auto. Il marchio si dedica alla realizzazione di automobili ormai dimenticate, che si distinguono per la loro forma o per la loro costruzione innovativa. L'attenzione non è limitata al solo modello modello, ma viene anche evidenziata e raccontata ai collezionisti la storia che si cela dietro ogni vettura. I modelli sono realizzati a mano in resina, con una tiratura limitata a 333 esemplari. Alla fine di ogni anno autocult pubblica un libro contenente tutte le storie dettagliate e illustrate dei modelli usciti. Grazie alla conoscenza approfondita del modellismo classico l'azienda può realizzare i modelli senza l'ausilio del CAD.