Nel 1947, per alcuni appassionati britannici di motorsport, l’idea di conquistare in futuro una posizione di dominio nel massimo campionato, la Formula 1, divenne uno degli obbiettivi, diventando proprio una vera mania. Per raggiungere questo ambizioso obbiettivo, fino a 160 note aziende britanniche unirono le forze. Il progetto divenne noto come British Racing Motors, o in breve, BRM (B.R.M.). Il design e la produzione furono finanziati dal British Racing Motor Resarch Trust, che raccolse donazioni dal pubblico. Nel 1950 la ricerca fu terminata e la prima monoposto venne schierata sulla linea di partenza per la prima volta, tuttavia la garà terminò con l’albero di trasmissione danneggiato subito dopo la partenza. Anche le successive gare furono caratterizzate da imbarazzanti disavventure che da successi sportivi… Nel 1951 i due piloti, Reg Parnell e Peter Walker, gareggiarono nel GP di Gran Bretagna, quinta prova della Formula 1. Parnell, all’epoca 40enne, riusci’ a concludere la gara al quinto posto, cinque giri dietro il vincitore Frolian Gonzalez, e il suo compagno di squadra arrivò al settimo posto (l’ultimo posto). Reg Parnell con questo piazzamento ottenne i primi due punti del campionato, gli unici punti di quella stagione per la BRM. La sfortuna per BRM durò fino al 1954. Diverse ragioni furono anche lanciate sul progetto, ritenuto fallimentare. L’elevato numero di aziende coinvolte e la cooperazione coordinata non portarono all’auspicata concentrazione di eccellenza e competenza. Questo fattore fu considerato uno dei più grandi difetti, ma anche la complessa struttura del motore V16, spinse la squadra ai suoi limiti.