In Austria, non era difficile immaginare una vettura rossa come parte integrante della vita sociale degli anni ’50. In quella nazione innumerevoli eventi sportivi o festival tradizionali vennero svolti, e la coesione sociale era grande, le uscite di incontro e gli incontri tra colleghi di lavoro erano affare quotidiano e tutti si stavano divertendo dopo le terribili privazioni della II Guerra Mondiale. A Graz, un rivenditore di Radio, Televisioni ed Elettronica di Consumo; Radio Reiss, situate a Mariahilfestrasse 13 attirò molto interesse. In occasione di festival o eventi in tutto il suo Austriaco, sbucava fuori un’autovettura rosso brillante, che viaggiava diffondendo musica di sottofondo attraverso il suo grande altoparlante, ma anche informazioni o annunci; la sua presenza è tutt’ora rimembrata nelle menti e chi ha vissuto quel periodo storico si ricorderà benissimo di questo mezzo, con la scritta del negozio in caratteri bianchi sul tetto e anche chi ha fatto inconsciamente un acquisto a Radio Reiss lo avrà sicuramente visto! La base di questo mezzo era una Type XX prodotta dalla Steyr nel 1929. Gli appassionati e gli esperti della Casa Austriaca concordavano. Tuttavia, la carrozzeria responsabile di tale Progetto è rimasta ignota fino ad oggi. Sembra che la Radio Reiss acquistò personalmente la Steyr e la equipaggiò con numerose personalizzazioni, come il potente speaker e le scritte cubitali sul tetto. Tale Steyr dopo aver adempiuto al suo dovere fu convertita come carro funebre, per poi tornare allo stadio originale attraverso un restauro, e fu ammirata in una manifestazione automobilsitica proprio nel suo paese natio.
AutoCult è stata fondata all'inizio del 2015 da un gruppo che vanta anni di esperienza nel settore dei modelli di auto. Il marchio si dedica alla realizzazione di automobili ormai dimenticate, che si distinguono per la loro forma o per la loro costruzione innovativa. L'attenzione non è limitata al solo modello modello, ma viene anche evidenziata e raccontata ai collezionisti la storia che si cela dietro ogni vettura. I modelli sono realizzati a mano in resina, con una tiratura limitata a 333 esemplari. Alla fine di ogni anno autocult pubblica un libro contenente tutte le storie dettagliate e illustrate dei modelli usciti. Grazie alla conoscenza approfondita del modellismo classico l'azienda può realizzare i modelli senza l'ausilio del CAD.