Adorando un Veicolo Eccezionale Dopo la Seconda Guerra Mondiale, Sotto la guida del Generale Francisco Franco, la Spagna aveva l’intenzione di attuare un’economia autosufficiente; questa scelta influenzò tutte le branche dell’economia Spagnola e quindi anche l’industria automobilsitica. Per la realizzazione di Camion fu fondata l’azienda “Empresa Nacional Autocamiones Sociedad Anonima” detta anche ENASA S.A. Il primo veicolo realizzato dalla nuova azienda era basato sul camion Hispano Suiza 66 G, messo fuori commercio subito dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale; il veicolo venne ribattezzato con il marchio PEGASO per il mercato interno Spagnolo. Nel 1954 nella gamma si aggiunge la versione diesel, equipaggiata con un potente motore da 140 CV, in grado di far raggiungere al veicolo la velocità massima di 80 km/h. Allo stesso tempo alcuni dipartimenti dei Vigili del Fuoco spagnoli utilizzarono, come veicoli per le emergenze, proprio questi Pegaso, durante gli anni ’50. Fondamentalmente tutti I veicoli antincendio erano obbligati ad avere una cabina di guida chiusa, tranne per questo veicolo! Non è chiaro cosa abbia spinto la società denominata “Mining Metallurgical Society”, situata nella Sierra Morena, ad ordinare un camion speciale che differiva cosi’ tanto dai camion dei pompieri convenzionali; inoltre il suo design non aveva nulla da che spartire con il veicolo di serie dal quale derivò. Probabilmente il motivo era il semplice desiderio di possedere una scala girevole per raggiungere le imponenti torri caldaia della fabbrica metallurgica. In effetti fu proprio questa la ragione che spinse l’azienda a farsi produrre un veicolo del genere. Le possibili ragioni sono anche testimoniate dal fatto che questo camion dei pompieri fu utilizzato solo nei locali dell’azienda, e quindi non fu obbligato a rispettare le norme ed i regolamenti del centro di immatricolazione di veicoli per uso d’emergenza, e il secondo, collegato a cause pragmatiche è che con un mezzo del genere era molto semplice e veloce raggiungere l’estremità posteriore, grazie alla scala girevole che passava attraverso la cabina del conducente; aperta verso la parte posteriore del camion; un prezioso risparmio di tempo in quanto non era necessario entrare ed uscire dal mezzo!