Fu da questa concept car che nacque tutta la dinastia delle Dino stradali. Sul telaio 0840, appartenente a una Dino 206P competizione, Pininfarina disegnò una carrozzeria dalle forme straordinariamente fluide e armoniose. Finito in tempo per il Salone di Parigi del 1965, il prototipo Dino Berlinetta Speciale ottenne ampi consensi da parte del pubblico e della stampa. Alla morte di Giovanni Battista Pinin Farina, il circuito di Le Mans decise di dedicargli il nome della piazza davanti al museo della 24 Ore. Il figlio di Pinin Farina, Sergio, con l’accordo di Enzo Ferrari, decise di donare la vettura al museo, che è rimasta nei locali dell’ACO fino al 2017, quando è stata ceduta in occasione dell’asta Artcurial a Rétromobile, per finanziare l’acquisto di altre vetture.
AutoCult è stata fondata all'inizio del 2015 da un gruppo che vanta anni di esperienza nel settore dei modelli di auto. Il marchio si dedica alla realizzazione di automobili ormai dimenticate, che si distinguono per la loro forma o per la loro costruzione innovativa. L'attenzione non è limitata al solo modello modello, ma viene anche evidenziata e raccontata ai collezionisti la storia che si cela dietro ogni vettura. I modelli sono realizzati a mano in resina, con una tiratura limitata a 333 esemplari. Alla fine di ogni anno autocult pubblica un libro contenente tutte le storie dettagliate e illustrate dei modelli usciti. Grazie alla conoscenza approfondita del modellismo classico l'azienda può realizzare i modelli senza l'ausilio del CAD.