L'American Motors Corporation (AMC), il quarto gruppo automobilistico americana dopo le big three, vale a dire GM, Ford e Chrysler, aveva alla fine degli anni sessanta delle grandi ambizioni. Fra le numerose concept car sviluppate vi fu la AMX/3, destinata alla commercializzazione e radicale per la sua architettura a motore centrale. Per la scelta dello stile, fu incaricato Richard Teague, che si avvalse comunque della collaborazione di Italdesign, di Giotto Bizzarrini e di BMW. Dopo aver presentato a New York nel 1970 un prototipo, la AMC decise di abbandonare l'intero progetto. Solo sei esemplari furono prodotti, dotati di un motore V8 da 6383cc e 340 cavalli.