La Ferrari SF90 XX Stradale, insieme alla SF90 XX Spider, è una versione speciale basata sulla SF90 Stradale. Le due vetture V8 PHEV sono state prodotte in edizione limitata rispettivamente a 799 e 599 esemplari e rappresentano la versione più innovativa ed estrema del concetto di “versione speciale”, cioè di quelle Ferrari volte a esasperare le prestazioni di alcuni modelli di gamma. Negli ultimi vent’anni il concetto è stato perfezionato al punto che molte di queste Ferrari sono tra le più apprezzate della storia recente del Cavallino Rampante, basti pensare alla 488 Pista o alla 812 Competizione. Nello stesso arco di tempo, Ferrari ha sviluppato il ‘Programma XX’, volto a rendere un ristretto gruppo di clienti dei veri piloti che guidassero in pista al limite vetture non omologate all’uso stradale. Il progetto si è rivelato un grande successo per tutti i modelli sviluppati, l’ultimo dei quali è la FXX-K EVO. Le performance vengono esaltate grazie ai 1030 cv (30 in più rispetto alla SF90 Stradale), alle logiche software specifiche e all’uso di soluzioni aerodinamiche di rottura, come l’ala posteriore fissa che fa il suo ritorno su una Ferrari stradale dai tempi della F50 e che le consente di raggiungere l’impareggiabile valore di 530 kg di carico aerodinamico a 250 km/h. La SF90 XX Stradale eredita l’impostazione PHEV tipica di SF90 Stradale e SF90 Spider, in cui il motore V8 endotermico è integrato a tre motori elettrici, due indipendenti sull’assale anteriore e uno al posteriore tra motore e cambio. Tale configurazione permette alla vettura di raggiungere la potenza di 1030 cv (+30 cv rispetto alla SF90 Stradale), posizionandosi come nuovo riferimento in termini di prestazioni.
BBR fu fondata da Alberto Balestrini, Enrico Barberis e Fernando Reali a Saronno (Italia) nel 1984. Il marchio si impose rapidamente all’attenzione degli appassionati per l’alta qualità dei modelli, in resina scala 1:43, venduti in kit e montati. Negli anni ’90 la qualità e il prestigio del marchio aumentarono ulteriormente, con prodotti di gamma alta per i collezionisti più esigenti. BBR collaborava già strettamente con marchi come Ferrari. Numerose furono le iniziative commerciali, con gamme dalle fasce di prezzo differenti. Nel 2005, BBR introdusse anche i modelli diecast in 1:18, una scala che aveva preso sempre più piede anche nella produzione dell’azienda italiana. Attualmente la 1:18 occupa ancora una parte importantissima nell’attività BBR ma la 1:43 continua ad essere sviluppata.