Fu Luigi Chinetti a insistere perché la Ferrari creasse una 250 in versione aperta, destinata anche e soprattutto al mercato americano. Equipaggiata col motore 12 cilindri da 3 litri, la vettura apparve nel dicembre 1957 col nome di 250 GT California. Scaglietti disegnò una carrozzeria dalle linee pulite ed eleganti, in lega d'acciaio con parti mobili in alluminio (per l'impiego agonistico vennero costruiti alcuni esemplari interamente in alluminio). I primi modelli furono dotati di carenature in plexiglas sui fari, cui subentrò nel 1958 una configurazione senza carenatura e con passaruota di disegno leggermente diverso. Un altro restyling avvenne nel 1959, con nuove uscite d'aria laterali, profili cromati intorno ai fari e una diversa presa d'aria sul cofano. Nel 1960 la California originaria lasciò il posto a una versione a passo corto, basata sul telaio della 250 GT SWB.