La Toyota GT-One ottemperava ai regolamenti GT1 di fine anni novanta che imponevano la costruzione di un numero minimo di esemplari stradali molto basso, consentendo alle case di preparare dei veri e propri prototipi. La Toyota, dopo uno sviluppo aerodinamico in cui si avvalse della preziosa collaborazione della Dallara, partecipò alle edizione 1998 e 1999 della 24 Ore di Le Mans ma non raccolse il successo che la casa giapponese attendeva da anni. In particolare, nel 1998, l’esemplare al comando, pilotato da Thierry Boutsen, si ritirò ad appena un’ora dall’arriva per rottura del cambio.