Per riproporre al pubblico del Salone di Torino 1976 un tema a lui particolarmente caro, vale a dire il coupé trasformabile in spider, Bertone scelse il telaio della Ferrari Dino 308 GT4. Rispetto alla Dino di produzione, la Bertone «Rainbow» (evidente già nel nome il riferimento al passaggio dalla pioggia al sole) manteneva praticamente la stessa lunghezza mentre era rispettivamente più larga e più bassa. A prescindere dalla validità della proposta stilistica, l'interesse tecnico in un modello di carrozzeria destinato ovviamente a restare esemplare unico risiedeva nel dispositivo brevettato che la trasformava da aperta a chiusa e viceversa. Il tetto metallico scompariva interamente ribaltandosi dietro i sedili grazie ad un semplice ma ingegnoso congegno meccanico: per evitare infatti inutili ingombri e noiose complicazioni, non si era ricorsi volutamente ad alcun servocomando. La trasformazione da coupé a spider e viceversa si effettuava standosene comodamente seduti, senza sforzo particolare e nel modo più rapido.