Per la stagione 1999 la Ferrari puntava apertamente al titolo mondiale piloti, che le sfuggiva dal 1979. Dopo cinque vittorie nel 1997 e sei nel 1998, Michael Schumacher sembrava davvero in grado di riportare a Maranello il tanto agognato titolo. La vettura, la F399, era equipaggiata da un motore 3000cc e 790 cavalli di potenza ed era progettata dalla formidabile coppia Byrne-Brawn. Purtroppo un incidente a Silverstone tenne lontano dalle gare Schumacher per diverse settimane e Irvine raccolse il ruolo di prima guida, con Salo che subentrò al tedesco. Schumacher rientrò a Sepang e Irvine si giocò il titolo piloti all’ultima gara in Giappone, dovendo però cedere a Hakkinen con la McLaren.
Michael Schumacher ottenne due vittorie nella prima parte del campionato: dopo il successo a Imola, il tedesco fece il bis al GP di Monaco, segnando anche il giro più veloce. L’incidente a Silverstone interruppe prematuramente la sua stagione e Schumacher tornò per gli ultimi due GP stagionali, in Malesia e in Giappone.