La scomparsa di Alberto Ascari e la difficile situazione economica posero fine all’attività del reparto corse Lancia a metà anni cinquanta. Grazie a un’operazione gestita da Fiat e A.C. Italia, tutto il materiale impiegato dalla Lancia fu acquisito dalla Ferrari nel luglio del 1955. Oltre a tecnici, piloti e ingegneri, arrivarono a Maranello anche 8 esemplari della D50 di F.1, progettata nel 1953 da Vittorio Jano. La vettura disponeva di un V8 da 2485cc e 265 cavalli. Con la Lancia, la D50 aveva disputato pochi GP, dalla fine del 1954 a metà 1955. Nel 1956, sotto il marchio Ferrari e nelle mani di Musso, Castellotti, Collins e Fangio, la D50 vinse cinque GP e permise a Fangio di conquistare il suo quarto titolo di F.1, prima di tornare alla Maserati.
Il britannico Peter Collins disputò i primi GP del mondiale di F.1 con la Ferrari nel 1956, dopo aver corso già con HWM-Alta, Vanwall e Maserati. Dopo una vittoria in Belgio (la sua prima in F.1), Collins fece il bis a Reims, in Francia. Nella stagione 1956 Collins concluse terzo in classifica generale con 25 punti.