Carlo Abarth, alla ricerca di una collaborazione di prestigio, avvicinò l’Alfa Romeo con un prototipo basato sulla 1900 Super Sprint elaborata fino alla cilindrata di 1997cc. La carrozzeria era disegnata da Ghia. I consensi ottenuti dall’Alfa Romeo Abarth furono unanimi e molti intuirono la possibilità di derivarne una serie di vetture da competizione. Il programma però non ebbe seguito perché l’Alfa Romeo decise di concentrarsi sulla produzione di serie.