All'inizio degli anni '80, Neil Glassmoyer e Mark Goyett, due imprenditori californiani, fondarono a El Cajon la Modena Design and Development. L’obiettivo era di costruire una replica della Ferrari 250 GT Spyder. All’epoca c’erano diversi costruttori americani che si cimentavano in lavori di questo tipo, ma la qualità era spesso abbastanza bassa. Un articolo pubblicato su una rivista specializzata catturò l'attenzione del regista John Hughes che stava cercando un'auto sportiva per il suo film Ferris Bueller's Day Off. Hughes decise di contattare Glassmoyer, che all’inizio credette si trattasse di uno scherzo di alcuni amici. In realtà Hughes aveva inizialmente pensato a una Porsche 911 Turbo per il suo film, ma la scelta si orientò sulla vettura californiana. Non potendo ovviamente chiamare la replica Ferrari, la Design & Development scelsero il nome Modena. Glassmoyer e Goyett ebbero a disposizione solo un mese per realizzare le auto da utilizzare nel film, che uscì nel 1986. Sembra che ne vennero costruiti due esemplari completi e uno incompleto: i primi due da usare alternativamente nelle scene del film, il terzo come manichino per la scena della distruzione finale. Nel 1988 Glassmoyer riacquistò una delle due auto, conservandola per lunghi anni; un restauro decennale è stato completato nel 2010. La carrozzeria, della Modena Spyder California, in fibra di vetro, è montata su un telaio in tubolare d'acciaio, progettato da Bob Webb specialista della F.Indy. Il motore era un Ford V8 da 302cu (5 litri) accoppiato ad una trasmissione automatica a 4 velocità; sulla vettura di Glassmoyer il 5 litri è stato sostituito con un 7 litri da 500 cavalli e trasmissione manuale a 5 marce. Chi l’ha provata giura che la Modena California ha un comportamento su strada eccellente (anche grazie al telaio) e che non è priva di un fascino particolare. Ancora oggi essa costituisce una preziosa testimonianza dell’attività artigianale californiana degli anni ottanta.
Kess è un marchio sviluppato e distribuito da Carmodel, specializzato nella produzione di modelli in resina scala 1:43. I soggetti riprodotti sono i più vari, dalle vetture italiane anni settanta ancora inedite, a auto americane più o meno note o ancora auto da competizione. Il livello di dettaglio è elevato e i modelli sono impreziositi da fotoincisioni, parti cromate e molte altre raffinatezze.