Alla fine del 1967 i regolamenti del campionato del mondo Sport cambiarono improvvisamente, imponendo una cilindrata massima di 3 litri, mettendo quindi fuori gioco la Ferrari 330 P4. Nel 1968 non ci furono partecipazioni ufficiali Ferrari al campionato del mondo, ma alla fine di quell’anno, la Casa di Maranello, un po’ a sorpresa, annunciò una prototipo da 3000cc, che venne presentato alla stampa all’Hotel Real Fini di Modena. Il motore, derivato dalla 312 di F.1, era un V12 da 2900cc, che fu utilizzato anche in F.1. La 312P venne presentata in configurazione spyder, e debuttò alla 12 Ore di Sebring nel marzo 1969. Per la 24 Ore di Le Mans in giugno, la 312P venne dotata di una bellissima carrozzeria berlinetta, con un padiglione emisferico. Due furono gli esemplari iscritti, ma con risultati poco entusiasmanti. La Ferrari, perdute le possibilità di concorrere per il titolo, rinunciò alle ultime due gare del 1969, a Watkins Glen e in Austria. Il futuro delle gare di durata erano in ogni caso le Sport 5 litri, classe in cui la Ferrari avrebbe raccolto la sfida con la 512S, accantonando la 312P. Due telai 312P vennero venduti al NART, che nel 1970 vinse la classe Prototipi a Daytona. Il primato di longevità sportiva spettò al telaio 0872, che dopo la 24 Ore di Le Mans 1970 venne dotato di tre carrozzerie spyder diverse, terminando la propria carriera addirittura nel 1974, a Le Mans.
Questo marchio è nato alla fine del 2020 come esclusiva di Carmodel. La gamma, di modelli in resina scala 1:18, prevede vetture sportive classiche, come Alfa Romeo e Ferrari, ma anche concept car e versioni rare di carrozzieri come Pininfarina, Vignale o Zagato. Alcune “escursioni” in periodi più recenti comprendono vetture inedite in 1:18 come l’Autobianchi A112 Abarth VII Serie, il cui sviluppo è terminato nel 2024.