La Ferrari aveva già dominato il campionato europeo della montagna nel 1962 e nel 1965, in entrambi i casi con Scarfiotti. Per l'edizione del 1969 la casa di Maranello progettò una vettura specifica, la 212E, equipaggiata con un V12 boxer da 1990cc e dalla potenza di circa 290 cavalli. La vettura venne affidata al pilota e collaudatore svizzero Peter Schetty, che dominò la stagione, consegnando alla Ferrari il titolo europeo con grande autorità. Schetty, che arrivava dall'Abarth, era un profondo conoscitore dei percorsi di gara del campionato europeo della montagna. Successivamente la vettura venne venduta al pilota privato Lualdi-Gabardi, che la impiegò in varie cronoscalate dopo averla modificata. Con carrozzeria simile alla 212E vennero equipaggiate anche alcune Dino 206S.