MINICHAMPS - LANCIA - STRATOS HF N 12 RALLY ACROPOLIS 1979 S.LAMBDA - K.FERTAKIS

Scala: 1/18
Codice Carmodel: CAR153583
Codice produttore: 155791712
Colore: WHITE ORANGE
Materiale: die-cast
Anno: 1979
EAN: 4012138760707

Disponibilità: immediata
Iva Inc. 134.95
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In piena epoca di austerity dovuta alla crisi petrolifera, la Lancia fa debuttare nei rally la nuova berlinetta Stratos, definitivamente destinata a prendere il posto nel campionato mondiale della leggendaria Fulvia HF. Questo purosangue vestito da Bertone, fece subito vedere quelle che erano le sue qualità nel corso dei testi di sviluppo svolti nel 1973, in vista dell'esordio avvenuto la stagione successiva. Il nome della Stratos venne ben presto associato a quello del "Drago" Sandro Munari. Il pilota di Cavarzere, con la vettura nella caratteristica livrea nei colori della Marlboro, nel 1974 si impose nella sfida tricolore con lo squadrone Fiat. Al debutto nel Rally d'Italia, la Stratos conquistò il successo proprio con Munari, il quale si ripeté anche in Canada, al Rideau Lakes. Un'altra vittoria la ottiene al Tour de Corse, ma questa volta con il transalpino Jean-Claude Andruet. La casa di Chivasso conquistò così il titolo Marche e lo fece anche l'anno seguente e nel '76. Pur cambiando il colore, che diventò il verde e bianco dello sponsor Alitalia, la Stratos rimase in assoluto la regina. Munari, in quei due anni, riuscì a portare a casa altri quattro successi. Suo il Montecarlo del 1975. Ma nella stessa stagione a imporsi con una vettura gemella furono anche lo svedese Björn Waldegård (due volte a segno) e Bernard Darniche. Nel 1976 Munari vinse ancora a Montecarlo e poi in Portogallo e Corsica, mentre Waldegard si impose al Sanremo. Un vero tripudio per la Stratos HF, che divenne una vera icona. Un concentrato di tecnologia e stile. Questa vettura di Gruppo 4 a trazione posteriore aveva una monoscocca in acciaio e la carrozzeria parzialmente in vetroresina. Il motore, posizionato centralmente dietro, era un V6 di 2.418 cm³ con una potenza di 250 cv a 7.800 giri/minuto nella prima versione, poi estesa a 280 cv a 8.500 giri nella versione del 1976, che aveva raddoppiato il numero di valvole portandole da sei a 12. Il cambio adottato era di tipo manuale a 5 rapporti più la retromarcia. Le sospensioni erano a ruote indipendenti con i bracci oscillanti e barra antirollio. I freni a disco autoventilati. Il tutto per un peso di 910 kg (destinato a scendere a 880 kg) e un passo di 2.180 mm.

Il Rally Akropolis era famoso per gli exploit dei piloti locali, che spesso sfruttavano la conoscenza delle strade per occupare i piani alti della classifica, un po' come accadeva in Portogallo o al 1000 Laghi. Nel 1979 il pilota greco « Siroko », col navigatore Fertakis Kostas affrontò il rally al volante di una Stratos iscritta dalla concessionaria Lambda. Non gli andò bene perché la vettura si ritirò a causa della perdita di una ruota, ma la bella decorazione bianca e arancione è rimasta nella memoria degli appassionati, molti dei quali ricordano ancora il bel kit Solido in 1:43.

Testo di David Tarallo

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MINICHAMPS

L'azienda Danhausen di Aachen, in Germania, iniziò nel 1974 a produrre le proprie serie di modelli artigianali 1:43 coi nomi di Metal 43, Plumbies, SD Models e Minichamps. Tra il 1976 e il 1990, AMR produsse oltre 70 diversi modelli Minichamps per Danhausen. La produzione in serie di modelli di auto pressofusi molto dettagliati, commercializzati col marchio Minichamps, iniziò in Cina nel 1990 e segnò una vera e propria rivoluzione nell'ambito dell'automodellismo, con prodotti di alta qualità a prezzi estremamente competitivi. I modelli Minichamps vengono sviluppati in Germania, ma la produzione e l'assemblaggio avvengono in Estremo Oriente. In meno di dieci anni Minichamps divenne in pratica la referenza nel settore diecast. Nel 2004 furono introdotte le prime miniature in resina. Nel corso degli anni altre scale sono state sviluppate notevolmente, fra cui l'1:18. La gamma Maxichamps, che comprende riedizioni economiche di vecchi modelli Minichamps, è stata introdotta nel 2016.