Alla fine degli anni 60 la Porsche introdusse l’iniezione per modernizzare la 911 ma anche per permetterle delle prestazioni ancora migliori. La 911E (“E” per “Einspritzung”, in tedesco iniezione) rimpiazzò la 911L nel 1968 senza alcun notevole cambiamento estetico. I carburatori doppio corpo erano sostituiti da un’iniezione meccanica Bosch che permetteva alla 911 di guadagnare in elasticità. La potenza passava da da 130 a 140 cavalli, sul classico 6 cilindri da 1991cc. La scocca era del tipo a passo lungo, e la vettura era equipaggiata di serie con le sospensione pneumatiche, offerte in opzione sulle 911T e sulle 911S. La produzione cessò nel 1969, con soli 2826 esemplari fabbricati.