L'Alfasud nacque dalla volontà di produrre una vettura sportiva ma compatta, capace di fronteggiare in modo efficace la concorrenza europea. La catena di montaggio fu installata a Pomigliano d'Arco (provincia di Napoli); da qui deriva il nome Alfasud. La vettura ebbe una lunga carriera. Con carrozzerie a 2 e 4 porte, l'Alfasud fu fabbricata in tre serie, dal 1972 al 1984. Le motorizzazioni furono varie, dal più piccolo 1186cc fino al 1490cc, passando per le cilindrate intermedie da 1286 e 1351cc. L'Alfasud si fece apprezzare da subito per le doti dinamiche e per le brillanti prestazioni, anche se la qualità costruttiva e di montaggio non fu sempre all'altezza. Nella gamma venne introdotta anche la Giardinetta, con motori da 1186cc (dal 1975 al 1977), da 1286cc (nel 1978) e 1351cc (nel 1979). Molto apprezzate le versioni più sportive a 2 porte, denominate TI da 1.2, 1.3 e 1.5 litri, poi culminate nell'ultima configurazione Quadrifoglio Verde del 1983-84. L'Alfasud venne sostituita dalla 33, che ne riprese in parte la filosofia e la collocazione sul mercato.