I grandi carrozzieri italiani ebbero dei momenti di massimo splendore a cavallo della seconda guerra mondiale, almeno fino agli anni sessanta. Con un mercato in rapida evoluzione, le realizzazioni speciali ebbero molta più difficoltà ad imporsi in periodi successivi. Negli anni ottanta-novanta, comunque, c’era ancora un po’ di spazio per delle creazioni come l’interpretazione di Zagato su base Ferrari 348. Fuori discussione la possibilità di apportare modifiche meccaniche, gli interventi si concentrarono sulla carrozzeria, con la caratteristica “citazione storica” della doppia gobba sul tetto. La Ferrari 348 Zagato venne presentata nel 1991. Sull’anteriore spariva la calandra nera, mentre al posteriore i fari diventavano rotondi e veniva eliminata tutta la grigliatura. In generale le linee della 348 Zagato erano più tondeggianti. Sul cofano posteriore apparve una grande vetratura che permetteva di ammirare il motore. In tutto furono una decina le 348 Zagato commercializzate.